Portfolio
Quando uno rinasce artista.
Un artista prestato alla pubblicità ha sempre uno strano rapporto con l’artista che rimane artista.
Non sa come prenderlo.
A volte rimane imbambolato ad ascoltarlo, a capire cos’è che vuole quell’alieno immacolato sbarcato nel caotico mondo del commercio.
Così sono stato ad ascoltare il tipo che mi spiegava come e cosa e perché, fusioni di arte, commistioni fra pittura e danza e teatro, iniziative e mostre e happening, libertà di parola, pensiero, azione, gestualità.
Il transito dell’arte ‘per’ e ‘da’ luoghi, luoghi fisici, luoghi interiori.
Insomma, il marchio doveva comunicare quello.
Allora ho rimesso il camice dell’artista e prima di fondere, ho fuso. Ho fuso ‘A’ e ‘I’, insieme, abbracciate ad un apostrofo, maternamente e alla ricerca affettuosa di un’espressione comune, l’una nell’altra a dirsi e a darsi.
Un viaggio comune ‘da’ e ‘per’, non da soli ma ‘con’, non fuori ma ‘tra’, stando ‘in’. Preposizioni semplici, ma ARTicolate in una poliedricità di possibili epiloghi.
Madonna, che frase.
Quando ho mostrato il marchio l’ho raccontato così, ed è piaciuto molto.
L’arte è così, se non puoi capirla puoi quantomeno provare a spiegarla.